domenica 22 giugno 2014
"Continuerò a guardarti in faccia" sottotitolato "Senza Compromessi" nelle migliori librerie nazionali.
Il nuovo
libro-inchiesta di Michele Cagnazzo – molto atteso dopo l’esordio folgorante di
“Mafia una guerra senza confini” –
intitolato “Continuerò a guardarti in
faccia” sottotitolato “Senza compromessi”, sarà presente nelle migliori
librerie nazionali tra qualche mese.
“Continuerò a guardarti in faccia” è una straordinaria quanto
allarmante lettura del nostro tempo. Uno strumento di eccezionale valore, per
tutti coloro che vogliono capire dove ci troviamo e cosa sta accadendo attorno
a noi e magari per intuire e cominciare ad imboccare una possibile via
d’uscita. Dove l’autore, si immerge esplorando tutti gli aspetti della
fenomenologia criminale, che incarnano e ruotano attorno alla mafia pugliese: la forza militare,
l’interconnessione con i poteri politico e non, e il legame a doppio filo con
l’imprenditoria, che hanno consentito a note famiglie pugliesi di rafforzarsi
nel tempo e di ascendere al potere. Infatti un ampio capitolo è dedicato a “I
segreti della mafia pugliese”, che sicuramente per i fatti, le
circostanze oltre a nomi e cognomi desterà non poco clamore e sorpresa, in una
realtà – come dice l’autore – “dove tutto
non ha più valore se non genera potere”. Dove mafia e politica collusa
violentano gli individui nel loro essere più profondo. Michele Cagnazzo (Criminalista e Studioso di Scienze Criminologiche
applicate), in questo libro stigmatizza, che un altro modo in cui si è
declinata nel tempo la criminalità dei potenti in Italia è stata, la
corruzione. Sottolineando la differenza, che altrove la corruzione è una
sommatoria di casi singoli, di cadute individuali che vengono riprovate
pubblicamente. In Italia, invece, la corruzione si manifesta subito come
sistemica, come codice culturale della classe dirigente che si auto garantisce
l’impunità. Questa straordinaria continuità storica della corruzione sistemica
nella storia italiana –continua Cagnazzo – dimostra quanto sia depistante
continuare a parlare di “questione morale”. Una patologia del potere, che gode
in un modo o in un altro di eterna impunità e che va interpretata per quello
che realmente è. Un codice culturale che plasma la forma stessa di esercizio
del potere. Insomma - con una vena di pessimismo che attraversa tutto il saggio
- la corruzione in Italia non è una deviazione del potere ma una forma
“naturale” di esercizio del potere che gode di accettazione culturale da parte
della classe dirigente e che conta sulla rassegnazione culturale delle classi sottostanti.
Insomma, il libro di Cagnazzo, non si presenta come l’ennesima storia della
mafia ma la storia del potere che spiega anche la mafia ed il declino italiano.
“Se le parole e gli argomenti spariscono
– scrive Cagnazzo –insieme spariscono il Pensiero e le Aspirazioni ad una
società migliore, ecco perché dobbiamo continuare a guardarla in faccia”.
Ufficio Stampa –
email:ufficiostampa.cagnazzo@email.it Tel. 333.2841106
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