"Avevamo già da tempo lanciato l'allarme usura in Puglia, le operazioni di p.g. che negli ultimi tempi si sono susseguite a ripetizione ci danno ragione. Ed è per questo che l'Osservatorio rilancia e risponde con una stagione di forte contrasto alla criminalità organizzata attraverso strumenti innovativi che tutelino le vittime, garantendo nel contempo certezza e tempi rapidi nell'erogazione del sostegno economico oltre a costituirsi parte civile in tutti i processi". A parlare è l'esperto Criminalista Michele Cagnazzo, nonché Responsabile dell'Osservatorio e annesso Dipartimento Antimafia-Prevenzione-sicurezza. Continua Cagnazzo:"il fenomeno usura ha raggiunto proporzioni considerevoli nell'intera regione Puglia, con un giro d'affari difficilmente stimabile. Le piccole e medie imprese insieme ai tanti liberi professionisti soffocati dall'aggravarsi della situazione finanziaria, hanno finito per fare ricorso agli usurai per una serie di ragioni. Oggi – sottolinea Cagnazzo – noi siamo in grado attraverso serie iniziative d'incidere sia nella fase preventiva sia quando il ricorso all'usuraio è già avvenuto. Per combattere l'usura, però, non basta solo la legge 108 del 1996 e anche l'attività delle Fondazioni Antiusura non può da sola funzionare. A questo si aggiunge il flop della legge regionale n. 7 del 3 Aprile del 2006 "Iniziative per contrastare usura e racket" che si è rivelata una scatola vuota e mai attuata seriamente. Nell'ottica di produrre risultati in tal senso – conclude Cagnazzo – l'Osservatorio Regionale sulla Legalità con propri strumenti e presso la propria sede è a disposizione di cittadini, imprese e famiglie per la risoluzione di tutti i problemi legati all'usura ed estorsioni
Osservatorio Regionale Legalità
Ufficio Stampa
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