sabato 14 marzo 2009

L'On. Pierfelice Zazzera (IDV) denuncia al Governo la nuova criminalità economica in Puglia.

L'allarme criminalità economica in Puglia, lanciato già da tempo dal Criminalista e Studioso Michele Cagnazzo, viene portato all'attenzione del Governo attraverso il coraggioso impegno sui temi della legalità dall'On. Pierfelice Zazzera.

Di seguito l'intervento:

PIERFELICE ZAZZERA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PIERFELICE ZAZZERA. Signor Presidente, intervengo affinché la Presidenza provveda a segnalare al Governo quanto sta accadendo in Puglia da alcune ore. Due giorni fa presso la sede regionale pugliese dell'Italia dei Valori è stata recapitata una lettera anonima contenente minacce di morte ad un iscritto dell'Italia dei Valori, Michele Cagnazzo, responsabile dell'osservatorio regionale sulla legalità. Sempre ieri, presso l'abitazione dello stesso Cagnazzo è stato recapitato un plico contenente una testa mozzata di animale e una lettera anonima al vaglio degli inquirenti.
Michele Cagnazzo è un criminalista e autore di un libro sulla mafia, dal titolo Mafia, una guerra senza confine. Nel 1998 si è costituito parte civile, collaborando con gli inquirenti al processo Aranea che ha portato all'arresto di 43 persone legate ad una potente famiglia criminale barese facente capo a Giovanni Gravina.
Il processo si è concluso nell'ottobre 2008 con il proscioglimento degli imputati per sopravvenuta prescrizione. Cagnazzo ha documentato l'infiltrazione criminale nell'economia attraverso gli Orobank e i Money transfer che sono società finanziarie gestite da prestanomi di esponenti di spicco della criminalità organizzata. Cagnazzo è da tempo impegnato in un progetto per educare alla legalità, che lo vede impegnato a diffondere la cultura dell'antimafia nelle scuole della provincia di Bari.
Signor Presidente, secondo il rapporto CENSIS del 2007, nel Mezzogiorno la Puglia è una delle regioni con il più alto livello di infiltrazione criminale: il 37,6 per cento dei comuni pugliesi sono interessati dalla criminalità organizzata, ovvero il 60 per cento del territorio regionale. La stessa Confesercenti parla di un giro d'affari di 90 miliardi di euro solo in Puglia. Da mesi amministratori pubblici vengono intimiditi e minacciati, fino alle minacce nei confronti del sostituto procuratore antimafia Desirè Digeronimo, fino all'uccisione di un nostro consigliere provinciale il 14 e 15 giugno del 2008 senza che sia stato ancora individuato alcun colpevole, né alcun indagato.
Inoltre, è notizia di questa mattina che ieri c'è stata una intimidazione nei confronti di un iscritto dell'Italia dei valori di Ugento con un sasso di 17 chili contro il parabrezza dell'automobile. Ieri, inoltre, è stato appiccato il fuoco alla villa dell'imprenditore Colitti di Ugento, che ha denunciato lo sversamento di rifiuti tossici dentro la discarica Burgesi, di cui lo stesso Basile si stava occupando in quell'occasione.
Domani saremo in piazza a Bari a dire che la Puglia sta dalla parte della legalità. Noi chiediamo a lei, signor Presidente, di chiedere al Governo di porre attenzione. Il livello di guardia è stato superato (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori - Congratulazioni).

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