giovedì 29 gennaio 2009

La legge sulle intercettazioni è una porcata


Tutti noi, per ovvi motivi di intelligenza e per nostra sicurezza, sappiamo che è giusto e doveroso rinunciare ad una piccola parte della nostra privacy per mettere qualche telecamera in giro, per catturare più delinquenti, per mettere sotto controllo dei telefoni. Ma anche per scoprire, se c'è qualche innocente che è finito ingiustamente in una inchiesta, grazie alle intercettazioni. Si può riuscire a scindere nell'immediatezza la responsabilità dei colpevoli e degli innocenti, quindi le intercettazioni per chi non ha niente da nascondere è una risorsa. Mentre, per chi ha molto da nascondere, è un pericolo. Purtroppo per quanto riguarda il divieto di intercettazione, il disegno di legge del Consiglio dei Ministri le proibisce per lo stupro, il sequestro di persona, l'associazione a delinquere, l'estorsione, la ricettazione, la truffa, il furto, lo spaccio di droga, l'omicidio colposo e gran parte dei reati finanziari. Questo è una porcata! Questi sono tutti reati per i quali oggi si può intercettare e, poichè abbiamo già dei problemi a scoprire dei colpevoli, forse a mio parere ce ne vorrebbero di più di intercettazioni e di indagini collegate. Invece a causa di una riduzione continua dei mezzi e dei fondi, ne abbiamo sempre di meno e abbiamo pochi colpevoli scoperti. Pensate quando non potremo nemmeno intercettarli quanti criminali in libertà avremo: dovremo chiuderci in casa e farci giustizia da soli. Questo è quello a cui ci vogliono portare.


Michele Cagnazzo

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